Non sono un pittore, o almeno non lo sono secondo la definizione classica del termine: non ho seguito studi accademici e non conosco tutte le tecniche pittoriche né le correnti artistiche. Sono solo un appassionato dell’immagine e della capacità che ha l’uomo di crearla e/o riprodurla. Da autodidatta cerco, quindi, di imprimere sulla tela, attraverso il colore, ciò che la fantasia mi suggerisce.

Oltre a questa passione ho anche quella per il volto umano, le sue espressioni e le emozioni suggerite dallo sguardo e quella per le illusioni ottiche. Ogni mia opera, infatti, è un’illusione ottica essendo formata da linee, sia parallele che perpendicolari, che col variare del loro spessore o del modo di intrecciarsi ricreano l’immagine voluta.

Nelle mie opere vengono sintetizzate tutte queste passioni giungendo ad una tecnica che potrebbe appartenere alla Pop art e che personalmente definisco "BarCode Art". Negli anni, frequentando vari network dedicati all’arte, ho anche scoperto una forte correlazione di questa tecnica con quella adottata da alcuni streetartists e con la creazione di immagini con particolari filtri ed effetti fotografici.

Per soddisfare la mia vena creativa e il bisogno di dipingere, nel corso degli anni, ho realizzato diverse opere raffigurando prima soggetti a tema religioso, come santi e protagonisti biblici, poi miti della musica e del cinema.

Da una prima fase, in cui dipingevo in monocromia, attualmente sto cercando di far evolvere la mia tecnica aggiungendo colori e facendo variare la texture di base: le linee si trasformeranno in curve o in qualsiasi altra forma la creatività mi suggerirà.