Biografia

Daniele Vannucci nasce a Firenze, dove "respira" i colori, le forme e le luci della bella città d'arte. Trova però nell’ambiente domestico gli elementi essenziali per sviluppare una vena artistica, sia pittorica sia poetica. Infatti, suo padre Marcello era un appassionato collezionista di dipinti ad olio, mentre il nonno materno (Angelo Maria De Pini) era uno scrittore: romanzi, poesie e testi di canzoni (sua “Luci sull’Arno”, interpretata da Claudio Villa). Vive parte della sua giovinezza a San Miniato e lì impara ad amare la campagna e ad apprezzare i colori e il silenzio. In seguito va a vivere in Chianti, tra Firenze e Siena. I luoghi incantati della nuova selvaggia destinazione lo prendono per mano e lo conducono attraverso nuovi percorsi che lo avvicinano alla poesia, che insieme alla pittura diventeranno il suo passatempo preferito. Il primo approccio alla pittura avviene con l’acquerello. La leggerezza dell’espressione dei colori e l'indefinita linea dei contorni erano ideali a rappresentare l'anima delle cose che colpivano la sua immaginazione. Proprio con l'acquerello, Vannucci Daniele ha iniziato a ricevere i primi premi che lo hanno stimolato a continuare a dipingere "seriamente". Molto spesso accompagna le ispirazioni pittoriche anche con versi relativi al soggetto rappresentato. Sono quelle che lui chiama “Le Contaminazioni”. In seguito, il suo lavoro lo porta a Roma (direttore di una Struttura di ricerca del Ministero dell'Agricoltura). Così decide di stabilire la propria residenza sulle alture della Sabina romana, da cui è possibile vedere Roma ad una certa distanza, attraverso un mare di olivi. Le dolci colline che digradano verso la pianura del Tevere e gli struggenti tramonti, influenzano in modo evidente le opere di quel periodo. Attualmente vive a Viareggio, dove la città del Carnevale è riuscita dargli un nuovo indirizzo artistico nel quale si può leggere l'essenza unica della vita che aleggia in Versilia. Al momento alcuni effetti sono ben visibili nelle sue opere realizzate nei primi anni del suo soggiorno in Riviera. Un attento studio della materia caratterizza il suo lavoro pittorico, così come l’attenta osservazione del rapporto tra luce e ombra, arricchita da colori intensi e tratti pittorici non chiaramente definiti, lasciando all'osservatore la libertà di interpretare il divenire del lavoro. Cosa che accade nel suo modo di scrivere, che spesso lascia … intendere.