Biografia

BIOGRAFIA Sono nato a Pico, un paese della Ciociaria o come preferisco chiamarla Terra di Lavoro, dove la “fantasia” non manca di certo e come succede nei paesi dove tutti si conoscono, il vociare lambiva le mura del paese, le fantasie e le storie anche cattivelle entravano in tutte le case, come quella dei lupi mannari descritta anche dal poeta e scrittore Tommaso Landolfi nato anch’esso nel mio paese e fonte di ispirazione per me, le sue storie mi intrigano molto. In un paese dove non c’e’ nulla, ti inventi di tutto e ti diverti al meglio creando i tuoi giochi con quello che passa il convento, quindi la Fantasia si trasforma in creatività. Mi sono avvicinato da autodidatta alla pittura attiva nel 2006. Ho frequentato sempre artisti, ma chi è riuscito a “sbloccare” le mie timidezze e a convincermi a prendere in mano il pennello “tremolante” sono stati gli amici di Ponte Quarello di Marostica, gli “SBITTARTE” di cui sento di ringraziare particolarmente Giancarlo “Gianka” Munari, Stefano Bertoncello, Fabio Baggio “Bajo” e Luca Zanolli per lo sprone che mi hanno dato, un ringraziamento particolare al Maestro Zarpellon “Toni” per i suoi apprezzamenti alla mia pittura “anarchica” e al Maestro Giulio Carandente per i suoi consigli. La mia pittura è l’espressione concreta di pensieri ed emozioni più che ricerca stilistica e tecnica, mi affascinano gli Espressionisti e Pollock, mi intrigano gli Impressionisti, amo particolarmente Modigliani ed i suoi colori, ma sono stati i contenuti e le fantasie visionarie di Hyeronimus Bosch e di Peter Bruegel, le forme ambigue di Escher e la creatività visionaria di Arcimboldo ad “invogliarmi” a tentare di trasfondere su tela i miei stati d’animo sia privati che riferiti al sociale. Come sosteneva Paul Klee “l’artista si trova nella condizione di un tronco di un albero” cioè “assorbe” gli umori della terra sviluppandoli in Forme e Colori,..la mia personale esigenza è, appunto, quella di “assorbire” quanto più possibile dal mondo che mi circonda e dare libero sfogo alla mia creatività riflettendo sulla tela ciò che è “visibile” ma anche ciò che oggettivamente non lo è,ed emozionare sia con i significati che con i colori. Quello che piu’ mi “intriga” della pittura, è l’ “assemblaggio” di tanti piccoli “particolari” fino a formare, l’INSIEME che trasforma i miei pensieri reconditi rendendoli manifesti e VISIBILI,..è una sorta di “gioco” con i colori che alla fine, pennellata dopo pennellata, diventa la piccola “storia” che tento di “raccontare” nel quadro, mi interessa solo esprimere stati emozionali e concetti con il gesto del pennello in una pittura d’impeto, di getto, immagini captate ed “immagazzinate” dalla mia mente giorno dopo giorno, durante la mia vita quotidiana o durante il mio lavoro, immerso tra la folla vociante o nella silenziosa bellezza della natura, che poi riverso sulle mie tele. Restituire la grande emozione di un pennello che scivola su una tela o su una piastra, a chi si sofferma a guardare le mie opere è la SOLA, gratificante priorità della mia pittura. GENE’ IL MIO PENSIERO SULL’ARTE. l'artista, deve rendere visibile cio' che non lo e' , quello che e' visibile lo e' gia', il compito dell'Artista e' rendere visibile e concreto cio' che e' IMPALPABILE ,che deve divenire Soggetto della Discussione ,deve Emozionare portando colui che guarda a porsi delle domande oltre ad Emozionarlo con i Colori le Forme e la Materia .Le sue Linee possono essere Dure ,Morbide a seconda del concetto e del messaggio che deve essere colto .Amo molto il Colore Surrealista perche ' il mio lavoro non deve essere una mera copia della natura ma deve essere quello che IO VEDO e quindi trasmetto con i colori ,con i l Senso del colore con il Linguaggio del Colore . il Soggetto che amo dipingere e' la societa' ,le sue denunce ,i comportamenti di questa societa' che viviamo, i possibili correttivi che possiamo ed a volte dobbiamo imprimere.In una societa' doVe la DITTATURA dei Mass Media e' diventata REALTA' E STORIA ,io che rifuggo cio' ,denuncio, cerco di capire, ponendo e ponendomi una domanda :COS'E' UN UOMO NEL 21° SECOLO?. sono addivenuto ad una risposta sola : in questo tempo l'Uomo e' PERSO ,e' PREDA E VITTIMA , a volte INCOSCIENTEMENTE di un messaggio NEGATIVO che e' divenuto DOMINANTE, nella societa' ,NULLA POSSO E QUINDI NULLA SI PUO' FARE . Non e' proprio cosi', TUTTO SI PUO' BASTA VOLERLO ma e' l'Uomo che non vuole ,si rifugia dietro falsi perbenismi ,dietro false forme di Pieta' ,dietro una Forte condensazione di IPOCRISIA ed EGOISMO ,che stanno portando il MOndo e la SOcieta' ad una DISTRUZIONE CONCETTUALE E FISICA , Smaterializzata da ogni Senso critico e morale di una VITA che e' diventata INSENSIBILE, con conseguenze distruttive. Abbandonare l'uso della RATIO, ci rende lontani parenti di cio' che dovremmo essere nel mondo Animale . Basta Affidarsi ad AFFUBALATORI e venditori di storie ,che da decenni sono le stesse ,cambiano i connotati fisici ,ci propinano idee e soluzioni differenti, ma il risultato e' simile se non proprio UGUALE .C'e' bisogno di riappropriarsi della nostra VITA, usando l'unica arma ,che abbiamo ,la "RAGIONE" .GENE'
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