Curriculum

Dopo anni di attesa e meditazione, esplode la tavolozza di Giuseppe Alberto Regoli con la magmatica veemenza dei colori, sintonizzandosi sui temi più sentiti: i paesaggi dei sogni, i misteri dell'esistenza.
Cosi si origina il suo surrealismo "esoterico", che permea di cupa linfa pittorica le simbologie fantastiche con un linguaggio formale, apparentemente "astratto": una ritrovata musica visiva.
E' un susseguirsi incalzante di fosche atmosfere soffuse, romantiche o gotiche nei paesaggi di taglio e impianto prospettico "naturalistico", che inondano le rocce aguzze, seghettate o anche distese e le vorticose masse acquee di biblica memoria.
C'è il tormento dell'anima che anela a dar spiegazioni semantiche, non sempre catturabili dalla ragione...
C'è la ricerca di aprire un varco nell'animo umano: penetrare il paranormale, l'arcano, l'intellegibile o l'onirico, per tentar di appagarsi di soluzioni pittoriche.
E la creazione risponde come in una sinfonia con gli improvvisi bagliori corruschi, con le zone d'ombra in un luminismo costantemente conflittuale: la dialettica del bene e del male.
E' il dramma di sempre in tutti i campi delle arti, quando si vogliono sciogliere i nodi vitali del pensiero psicologico o speculativo. Se qualche spiraglio o meglio breccia il pittore sarà riuscito ad aprire in chi osserva, non più sarà stato invano aver aspettato tanto...
Sebastiano Lanteri .

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