Irene Bo Milone nella vita fa l’architetto, si relaziona con lo spazio, con i volumi, con i materiali e con la luce, non ha una formazione artistica, solo ora si sta avvicinando a quelle che sono le tecniche e le regole base dell’arte ma quella che ha è un’idea ben chiara di cosa l’arte debba essere: l’arte deve essere un’interpretazione personale della realtà, l’arte sta nell’occhio dell’artista che deve essere in grado, tramite la tecnica acquisita, di esprimerla al pubblico.

L’artista non è solamente la persona in grado di riprodurre nella maniera più fedele possibile la realtà ma è colui che è in grado di fornire la sua interpretazione personale della realtà, colui che è in grado di trasmettere l’immagine della realtà così come la vedono i suoi occhi e come la percepisce il suo animo, deve essere colui che, attraverso se stesso e le sue metafore, trasforma l’Oggetto in Soggetto.

Non avendo una formazione accademica non è certa di potersi definire un’artista ma può affermare con più sicurezza di essere un’interprete della realtà; il suo è uno studio interpretativo di quanto la circonda.

Il processo creativo parte da un'esigenza di natura psicologica: il colore e l'immagine diventano strumento essenziale per giungere all’esternazione dell'Io.