Biografia

Marco Monaldi

La pittura di Marco Monaldi si forma in un vissuto fatto di sogni e storie fantastiche, in una atmosfera dalla grande dinamicità emotiva, spesso vissuta in solitudine, in un contesto naturalistico dove la madre-terra concede di ascoltare i sussurri di tutte le sue variegate espressioni. Questa condizione ha costituito la base della sua ispirazione che, una volta trascesa, ha dato origine al suo lavoro. La pulsione creativa del sentire, si concretizza così nel “fare”. Il disegno è stato il primo mezzo per rispondere a questa chiamata, proprio per questo motivo,
nel 2000 decide all'età di 25 anni di trasferirsi in una delle più belle città del mondo. Firenze e l'Accademia di Belle Arti, sono stati di grande importanza. Egli infatti ha avuto la fortuna di incontrare il suo Maestro, una insegnante di nome Viviana Cosci, che lo prende sotto le sue ali e che lo costringe a ricominciare tutto da zero. Impara ad usare una matita, ad apprendere le basi del disegno, il tratteggio rinascimentale; che poi saranno la base di tutta la sua pittura.

A Firenze, l'esperienza è stata molto accademica e classica. Questo aspetto è impresso sul lavoro di Marco Monaldi perché, circondato da una estetica rinascimentale dei più grandi artisti del passato come Michelangelo, Leonardo, Donatello, Giambologna, Cellini, Pontormo, Masaccio, Botticelli, e poi nei suoi viaggi a Roma, dove ha potuto apprezzare il grande Caravaggio, Bernini, e molti altri.
 
Nel 2005 terminata l’Accademia e Monaldi torna nella sua città natale, dove incontra un artista Mario Vespasiani. L'amicizia e la condivisione con questo artista sarà di grande ricchezza, e lo spingerà a vedere il mondo dell’arte con occhi diversi e contemporanei.

Negli anni tra il 2006 e il 2013, Monaldi e Vespasiani viaggiano molto per l'Italia e all'estero, visitano fiere, musei, mostre nazionali ed internazionali, ....... quindi, hanno l'opportunità di poter vedere con i loro occhi, molti degli artisti del Rinascimento ed i geni e innovatori della storia dell'arte moderna e contemporanea. In Francia, Olanda, Svizzera, Spagna, Boston, Vietnam e naturalmente Italia. Tutto quello che egli vide influenzò profondamente la sua pittura, ma ad ogni modo, Monaldi mai  perse la connessione col proprio senso estetico e con l’arte classica. In questi anni si propone al mercato partecipando a diverse mostre, sia personali che collettive e avrà anche una galleria di riferimento.

Nel 2014 non contento delle sue esperienze, decide di trasferirsi in Brasile, più precisamente nel nord-est, ad Olinda e successivamente a Recife. La sua esperienza si arricchisce di nuove mostre, nuove amicizie artistiche e si diletta anche come Gallerista e Curatore di mostre importanti.
L’esperienza a causa di motivi familiari importanti si conclude,

nel 2016 ritorna in Italia, e pieno della sua nuova esperienza, riprende la sua produzione pittorica.

Le opere di Marco Monaldi sono realizzate con la tecnica di pittura ad olio su tela, in bianco/nero e colore. La sua tecnica attenta al dettaglio, lo avvicina ad uno stile realistico, ma non iperrealistico.
Sia quando affronta i temi angelici a lui cari, sia con temi di fiori e nature morte, la sua pittura è ispirata agli importanti artisti del passato, ma riesce a dare un tocco molto personale. Le forme e linee ben costruite, fortemente plastiche, per dare vita e tridimensionalità al soggetto. Monaldi va oltre la semplice tecnica, perché il suo è un bianco e nero estremamente simbolico, le luci e le ombre, le grandi dimensioni, una costruzione geometrica dello spazio e la pittura precisa e dettagliata; danno alle sue opere un tocco di monumentalità e un forte impatto visivo. Il suo mondo è simbolista, onirico, spirituale e trascendente. Il suo stile, si arricchisce in aggiunta del suo forte legame con le filosofie orientali e le arti marziali che pratica da molti anni. Nelle grandi figure angeliche, crea forti tensioni emotive, dove ciò che è descritto è l'aspirazione costante verso l'infinito, la divinità. Sono esseri che ancora sono soggetti alle leggi del mondo materialista e sensuale. I suoi soggetti angeli-umani, sono creature a metà strada tra lo spirito e la materia. Tra luce e ombra, tra il bene e il male. La dicotomia universale.


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