Pasquale Gerardo Santella

“Vitalità e pienezza nelle figure di Michele Sabatino” Location “straniante” per la mostra di pittura di Michele Sabatino: la caffetteria L’Ef, spazio di transiti, soste, incontri, conversazioni, percezioni sin estetiche. Entri, vedi ascolti odori gusti tocchi. E’ im questa atmosfera che i dipinti si offrono al tuo sguardo. La prima “lettura” è “proiettiva”: sei immerso in un universo visionario in cui si muovono omini che si abbracciano o danzano, marionette disarticolate, forme scheletriche, parti anatomiche: occhi teste gambe braccia, figure metamorfiche in cui si intrecciano e si snodano elementi vegetali animali umani: radici bolle rami chimere corpi di cavalli insetti lemuri, si allineano parole scritte. Ti si trasmette un sentimento vitalistico di gioia, che riempie il tuo sguardo e ti infonde un senso di appagante pienezza. E se non ti soffermi alla superficie dell’eterocosmo costruito dall’artista ma “giochi” ad individuare citazioni richiami stratificazioni, scopri la cultura dei fumetti, dei Maya, dei pittogrammi giapponesi, echi di Picasso Mirò Kandinsky, rielaborati in una ricerca personale che affonda le radici nell’humus della propria terra. Un’arte, infine, che puoi leggere non soltanto sul piano dell’espressione formale ma anche come rappresentazione di una realtà sociale mostrata da un punto di vista “strabico”, che ti svela un modo inedito di essere delle cose.
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