Mimmo - pittore contemporaneo

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Mimmo

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Biografia
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Nell’arte di Busiello

di Maria Rosaria Di Virgilio

Le opere di Mimmo Busiello sono senza dubbio l’approdo di una lunga navigazione che ha avuto inizio quando l’artista, spinto da una profonda esigenza espressiva ed inquietudine personale, muo- veva i suoi primi passi in questo campo. Una prima scelta stilistica di Busiello è quella di assumere la tela come supporto privilegiato su cui stendere il colore trattato come materia fresca emotivamen- te significante, a cui più di recente aggiunge il legno, spesso di re- cupero e risorto a nuova vita. La gamma cromatica delle sue opere privilegia i colori primari del rosso, blu, giallo o del verde, che solo di rado mescola, a cui conferisce uno spessore determinato e rugo- so spingendolo al limite delle sue capacità costruttive. Così facen- do il colore acquista un ruolo predominate e diventa strumento di edificazione psicologica. L’arte di Busiello consiste principalmen- te nel mettere in relazione se stesso con la pittura e nell’utilizzare quest’ultima come una trascrizione psichica delle proprie emo- zioni nella ricerca di dare ad esse una forma comprensibile, una visibilità in altro modo occultata dalla stessa ragione, e in buona sostanza una via di fuga da quest’ultima. La forza strutturante del colore che l’artista esprime in un automatismo gestuale e segnico, rimanda ai maestri dell’arte contemporanea italiana come Burri, per le inferenze materiche e a Guttuso, per l’impianto costruttivo, che al di là delle evidenti connotazioni astratte dei dipinti di Bu- siello, appartiene a quella tradizione del disegno e dello schema prospettico formale prettamente italiana. Nella sua opera il colore agisce sia come plasma emotivo, un fiume sotterraneo che scor- re sotto lo schermo raziocinante della psiche, liberando energie fissate, sia come alleato della linea che tende a costruire impalca- ture dell’anima per reggersi nella dissoluzione, per fortificarsi nel conflitto interiore, per stemperare, separare, escludere tensioni op- pure accogliere, circoscrivere confini e pulsioni. L’immagine così costruita a partire da semplici linee e campiture di colore descrive i percorsi ininterrotti di un’individualità conscia della necessità del cambiamento, impegnata nel continuo lavoro su di sé, un’anima aperta al ridefinire il rapporto con l’altro senza smarrire la centratura del proprio essere. Un impegno psicologico e creativo che occupa la parte migliore del suo lavoro artistico, svolto con dedi- zione quotidiana dove ogni fondamentale momento della propria vita trova nella pittura sfogo pulsionale, riparo emotivo, proget-

tualità gestuale, memoria dolorosa. Il significato più profondo di questa mostra va ricercato proprio nel lavorio costante di scanda- glio di un’anima ricercante, nella genealogia di un gesto, pensiero o tormento di cui si vuole tracciare a ritroso il percorso emotivo di genesi e caduta, definendo con esattezza prospettica la sua essenza. Alcuni dipinti, che privilegiano le grandi dimensioni della tela o l’ olio su tavole di legno recuperate e montate in sequenza narrativa, diventano lo spazio fisico per destrutturare e ricostruire la psiche servendosi di riquadri, finestre, casellari dai bordi irregolari, come in “Dis-ordin-are”, oppure in opere come “Lacrime da ignoto” i magazzini della memoria divengono spazi intimi dove ritrovare emozioni depositate nel tempo, rimpianti non ancora risolti. In al- tre opere, “Inter-ferenze”, “Respir-ami”, “Vari-anti philo-fobiche” o nella bellissima “Odi et amo” dove le passioni si accendono e bru- ciano come fuoco vivo, il colore acceso dei rossi assume la forma sinuosa delle sagome colorate che dilagano come canali di lava in via di raffreddamento, nella continua variazione cromatica verso le sfumature più fredde dei blu, dei grigi. Il gioco empatico dei conti- nui rispecchiamenti operata dall’arte di Mimmo Busiello è prorom- pente in “Empathia”, a cui l’artista affida a pochi segni determinati la costruzione del messaggio: il nero, il bianco e il rosso che interviene a squarciare il muro buio che attanaglia l’anima, che taglia come una lama insanguinata la tela facendoci entrare in quella dimensione meta-pittorica che annuncia un’apertura all’altro, al diverso, all’ignoto, ad altre possibili visioni da esplorare. In tutte le opere di Busiello c’è una tensione costruttiva, che rimanda ai linguaggi geometrico-costruttivisti dell’astrattismo del primo Novecento o alle avanguardie del secondo dopoguerra, evidente nella tessitura reti- colare che tende a dare ordine razionale al magma onirico e che tal- volta si sovrappone al colore per instradare, per contenere, oppure si insinua nella composizione come una scrittura sottile, una grafia segnica incisa nel legno o nella tela con leggerezza a completamento di una frase di significati, scritta nella lingua della pittura. Tra gli ultimi lavori di Busiello le opere di maggior impatto visivo restano quelle in cui il gioco delle costruzioni e decostruzioni cromatiche e volumetriche ci inchiodano davanti ad una finestra semiaperta come in Desiderio e mancanza o in In Pater, legni della più profonda memoria emotiva.


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Cenni biografici. Mimmo Busiello, inizia il suo percorso artistico nei primi anni duemila, attingendo al ricco pa- trimonio vesuviano di terra e colori, dove risiedono le sue origini. Successivamente prosegue la sua ricerca artistica a Napoli, dove si dedica ad approfondire la conoscenza di se stesso nel lavoro psicoanalitico attraverso la formazione in Arteterapia presso Accademia Imago di Napoli. Da questo momento, oltre ai colori bruni o ai rossi accesi, entrano a far parte della sua espressività iconica materiali edili come il ferro, il legno di recupero, che danno vita a dipinti di grandi dimensioni, ad opere materiche, sensoriali. Fonti di

ispirazione di varie opere i numerosi “Cammini per Santiago” nonché la parti- colare attenzione al suo “Mondo onirico”.

Il suo percorso artistico comprende mostre personali e collettive in sedi pubbli- che e private

MOSTRE

Gennaio 2017 - “Libera Ispirazione” – Chiesa dell’ Addolorata Complesso S. Sofia, Salerno

Febbraio 2017 - “La forza dell’immagine” - Castel Dell’ Ovo, Napoli

Gennaio 2017 - “Biennal of Art” - MAD Gallery, Milano

Marzo 2017 – “InnovArt” – Spazio Martucci 56, Napoli

Febbraio 2018 - “Dialogo tra Generazioni” Associazione Intentart - Castel dell’Ovo, Napoli

Maggio 2019 - “Percorrenze Dinamiche” – Spazio Martucci 56, Napoli

Giugno 2019 - “Solfiti” - Casina Vanvitelliana, Bacoli (Na)

Festival “Arte che Cura” Anno 2019 -Accademia Imago – Palazzo Arti di Napoli (PAN)

Dicembre 2020 V Edizione mostra collettiva- Galleria Art Saloon- Ariccia (Roma)

Anno 2020 - Opera “La mia Gestalt” selezionata come immagine di copertina dell’ omonimo libro di Mario Mastropaolo, edito da Effigi Edizioni, Arcidosso (GR)

Novembre 2021 – N.4 opere selezionate per la scenografia del Film “Fino ad essere felici”, regia di Paolo Cipolletta (Girato a Napoli nell’anno 2019)

Dicembre 2021- “Empathia” -Mostra Personale – Progetto” Arte che Cura”, Accademia Ima- go-Palazzo Salsi

Maggio 2022- “es-Senthia”- Mostra personale – PASM palazzo delle Arti S. Maria Capua Vetere (CE)


https://drive.google.com/file/d/1RW46BdMOEsmbJckQhRoPldGkx0PrdHFe/view?fbclid=PAAabJz450CwO_jWUVn-gwOPsK5w1q9566cG-TyrUb0djrP4LVksU6vP5CvzI

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I quadri in vendita del pittore contemporaneo Mimmo

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