Biografia

Sono un architetto/pittore italiano. Sono nato a Udine e, durante la gioventù, ho conosciuto e ho frequentato gli architetti e artisti che operavano nella mia città.

Carlo Scarpa, Gino Valle e, per alcuni anni, Marcello D'Olivo mi hanno sostenuto nei miei studi a Venezia, all’Istituto Universitario di Architettura (I.U.A.V.) che, proprio in quegli anni, Giuseppe Samonà stava trasformando nella più prestigiosa scuola d'architettura d'Europa.

Mi sono laureato col massimo dei voti con una tesi sulla "Città Nuova" e sono stato assistente di Giuseppe Samonà.
I miei grandi maestri ispiratori a quei tempi sono stati Le Corbusier e Frank Lloyd Wright.

Le prime opere architettoniche le  ho realizzate a Modena dove ho progettato la scuola elementare di Campogalliano, un progetto molto innovativo.

Dopo una felice esperienza a Cuba come progettista delle infrastrutture viarie dell'Avana e di tutta l'isola, ho ripreso e approfondito il lavoro di pittura.

Di nuovo a Modena ho realizzato, tra i vari progetti pubblici e privati, le Torri Residenziali di via Morane (strutture piramidali ad uso abitativo), la Residenza Protetta per Anziani di Castelfranco e Casa Bicocchi.

Esperienza importante è  stata la ricostruzione del paese terremotato di Balvano in Basilicata (con la collaborazione dell'architetto Kalina Eibl che mi ha affiancato, da quel momento, in tutti i successivi progetti architettonici).

In seguito, mi sono trasferito a Cesena dove ho realizzato la Casa per i Giovani "L'Arca" e la nuova "Casa Protetta per anziani R.O.I.R.".


Parallelamente all’attività di architetto progettista, ho portato avanti la mia passione per la pittura con le “Visioni di una città futura” che si concretizzano in grandi tavole con prospettive estreme che rappresentano delle ipotetiche città del futuro. Questo progetto deriva da un sogno fatto negli anni '70 che ho cercato di rappresentare pittoricamente.

Dicono di me: "Riguardo alla “Città Futura” Botti dice: L’immagine della “Città Futura” si ispira allo studio dell’opera di Sant’Elia di cui ho percorso e condiviso gli stessi ideali di invenzione. Ho voluto liberarmi da ogni schematismo accademico per rivendicare spazi e luoghi di una città concepita come un organismo unitario, volto a consentire una vita felice ai futuri abitanti in una società nuova. Una società ispirata a valori fondamentali quali la solidarietà, la fratellanza, la libertà. Anche nel segno dell’architettura ho inteso esprimere un’energia creativa al servizio del raggiungimento di una comunità umana finalmente liberata dai mali che la affliggono e condizionano limitandone la creatività”

Oltre al progetto "Città futura" sto portando avanti un percorso di “rivalutazione artistica di materiali umili”, che va avanti dal 2000 fino ad oggi, in cui v’è la trasformazione di oggetti di uso comune in elementi di arredo. Utilizzo semplici vasi in coccio, scatole di cartone, anelli di cartone che vengono dipinti per diventare elementi di arredo o talismani.


Dal 2005 al 2010 ho operato a Varsavia, in Polonia, dove ho progettato alcuni edifici pubblici importanti (fra cui l'edificio per uffici per la Indykpol in U.L. Olkuska) e alcune prestigiose ville private e sono stato invitato ad esporre le mie opere pittoriche all'Istituto Italiano di Cultura di Varsavia.

Attualmente risiedo a Udine dove progetto e lavoro.

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