astratto
Descrizione
opera di: Franco Brunatto
Franco Brunatto è il nome d’arte di Franco Zanetti (Brunatto è il nome della madre). Nato a Torino ha cominciato a dipingere a 12 anni. Dagli inizi come pittore figurativo è passato poi all’astrattismo geometrico (periodo svedese e tedesco) e in seguito all’informale.
Autodidatta ha formato la sua cultura artistica gironzolando intorno al pianeta e incontrando artisti e galleristi di buona parte d’Europa (ha fatto poche personali, ma in gallerie di buon livello).
Le sue passioni, oltre la pittura, sono la vela, le immersioni subacquee, l’archeologia. I suoi quadri sono soprattutto ispirati da brani di musica classica o ricordi dei suoi studi e ricerche sull’archeologia medio orientale.
La sua è una vita mobile, intensa e a volte avventurosa, che ricorda quella del poeta francese Rimbaud. Il primo amore del piccolo Franco è la musica; a soli 8 anni inizia a suonare il pianoforte, dimostrando già una sensibilità non comune. Dopo pochi anni inizierà a usare i pennelli. E’ il sicuro inizio di un’esistenza ‘segnata’ dal demone dell’arte. L’irrequietudine comunque lo dominerà tutta la vita … a soli 15 anni, alla ricerca di stimoli che Torino non avrebbe mai saputo dare, parte alla conquista del mondo.
fb014Per ben 5 anni girerà l’Europa ed un’Africa in subbuglio per mai sopite ansie da post-colonizzazione. Sono anni avventurosi e molto formativi. Tornato a casa, la pittura ricomincia a farsi sentire e le produzioni del giovane iniziano con impegno. Dal 1962 parte nuovamente, ma è una ricerca di stimoli da applicare alle sue produzioni artistiche. Ad Ascona, in Svizzera, nel 1966, la prima personale. Il suo nome inizia a girare. Le terre d’oltremare lo chiamano ancora come una sirena, ma non si tratta di ‘Mal d’Africa’. Quegli anni sono promettenti per i commerci di chi si sappia muovere bene fra le differenti culture e conosca alcune lingue straniere. D’altronde si sa, l’arte di chi inizia ben raramente porge successo e notorietà in breve tempo. L’esperienza africana lo aiuta perciò a finanziarsi le future attività creative.
Dopo 2 anni il ritorno al vecchio continente e la scoperta di Bussana. Nel 1969 seconda personale a Düsseldorf grazie all’interessamento di Joseph Beuys, uno dei migliori artisti del secondo dopoguerra. 1970: la Svezia. La sua continua elaborazione artistica inizia a dare i suoi frutti. E’ il periodo del fortunato ‘astrattismo geometico’, la fuga dal formale e dalle sue riproduzioni della realtà. Il suo tocco sulla tela produce curiosità ed emozioni.
Galerie Turri – Ascona
Lindholm Galerie – Oskarsham
Würtzner Galerie – Düsseldorf
Galleria Quaglino incontri – Torino
Galleria Hilton – Torino
Galleria 31 – Nuoro
Galleria Pinacoteca – Roma
Galerie des Jeunes Maitres – Paris
Galerie KUNSTvollerGARTEN
Esposizioni:
Genova Arte 2012
Galleria La Telaccia Torino 2013
Genova Arte 14-17 Febbraio 2014
Cannes 2018 – Salon International D’Art Contemporain
Pubblicazioni:
Arte Contemporanea in Italia
Catalogo Bolaffi n. 7
La Stagione delle Arti
Le Arti
Borsa d’Arte Comanducci
Gente Nostra
Stampa Sera
Corriere del Ticino
Il lavoro Gazzetta del Popolo
Aftonbladet
Rheinische Post
Neue Rhein Zeitung
Italia Arte
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