quello che è rimasto di te
Descrizione
recensione di Ferdinando Scalici
hai formulato in modo direi "sincretico" una percezione precisa in questo viso, figurativamente, di alcuni aspetti che stiamo vivendo di questa epoca pandemica: 1) la transizione verso l'uomo Orwelliano inteso come puro contenitore di "Paccottiglia" istituzionale e impossibilitato ad esprimersi Tout court. 2) il passaggio dall'Homo Sapiens all'homo Cyborg 3) la sofferenza stralunata incisa nell'unico occhio superstite esprime l'ultima umanità (la nostra) testimone di un occulto olocauto dell'essere umano.
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