vibrazione animica

di Raffaele Mazza

quadri in vendita online - vibrazione animica

Descrizione

Monumento Installato ingresso principale Comune di Lamezia Terme - marmo di carrara, cristallo e brillanti.

“Vibrazione Animica”


L’opera nasce con la volontà di rappresentare, potendo solo immaginare, gli ultimi istanti della vita di Paolo Diano, da ciò prende il titolo l’opera: 

“Vibrazione Animica”,

ossia, la separazione dell’anima dal corpo, raffigurata come spirito astratto disforme, che in quell’istante, non abita più questo mondo, ma neanche l’eternità.

Partendo proprio dai brillantini, che con il loro scintillio raffigurano la vibrazione, per poi arrivare al cristallo, scelto per la sua peculiarità, di essere trasparente, pulito, quindi puro, entrambi installati sulla lastra di marmo bianco di Carrara, è raffigurata la sostanza animica, nell’atto in cui cessa di vibrare per prendere forma, e per questo, la scelta nel rappresentarla con un elemento diverso, che tende per certi versi a fuoriuscire dalla lastra di marmo, a liberarsi dalla materia, dal “piatto”. 

Lasciandosi poi coinvolgere dalla forza espressiva “ dell’opera, si pone lo sguardo, sul personaggio in basso sulla sinistra, dove si nota ,come nella disperazione della sua debolezza terrena l’uomo cerca di tenere, contrastando con forza, fino alla fine, l’energia vitale legata alla sua“ ragione corporea”, da qui, ne scaturisce un grande senso di angoscia, che predomina l’anima al momento di staccarsi definitivamente dalla “materia”, un legame straziante al “terreno” e quindi ai valori affettivi più cari, come per l’appunto Paolo, che a soli 24 anni, sposato da appena 8 mesi , proprio quando la sua famiglia stava “sbocciando”, il 20 luglio 1981 ,veniva, ferito gravemente in servizio; da cui ne seguirono 20 giorni di agonia in piena coscienza, maturando, soprattutto negl’ultimi istanti di vita, la cognizione di lasciare per sempre sua moglie, incinta di soli tre mesi, della sua unica figlia che porta ora il suo nome, Paola.

Lasciandosi guidare attraverso l’opera, si evidenzia come il corpo mitizzato, in una postura di “arresa”, non può più opporsi in nessun modo, al suo triste destino, lasciando scorrere tra le dita la sua anima, la quale, nell’immediato ,avverte la presenza di una forza, un’energia, un amore avvolgente rappresentati con l’Angelo, che l’accoglie tra le braccia e nell’immediato percepisce una pacata sensazione di benessere; nella rassicurazione, che il suo tempo nell’abitare la materia è terminato; ma intuisce, che è iniziato il tempo per abitare “l’Eterno” , nell’atto in cui viene avvolta dalla Luce, così, matura la più alta rivelazione dell'Amore Divino, 

Dio.


Lamezia Terme 09 settembre 2016


Ideato, Realizzato e Donato da 

Raffaele Mazza


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