Biografia

NOTA BIOGRAFICA

Una mattina di tardo inverno, era il 1972, una giovane sposa notò al risveglio una macchia di colore rosso vermiglio in un angolo di casa. Erano dei tratti verticali, sbiechi e generosi.  L’intuizione materna le consentì di individuare in poco tempo l’artefice di tale opera e il mezzo che l’aveva resa possibile: il proprio bambino di due anni con un rossetto. 

L’episodio portò del buon umore in famiglia, ma sul momento prevalse il senso di  sorpresa sulle capacità di iniziativa del bambino. Cessato quello subentrò la pace di una certa decisione, che fu un grande merito di quei due neo genitori tanto inesperti, ma regolati da un buon istinto. Costoro non si limitarono a prendere atto della forza comunicativa del proprio figlio con un pigmento tra le mani, ma sentirono che la strada giusta era incoraggiarlo, e così fecero. Stabilirono che a quel bambino non sarebbero mai mancati carta bianca e colori, e così fu.   

L’indottrinamento di cui è vittima ogni essere umano tarpa le ali, reprime, blocca, crea dei danni che vanno poi curati e nei casi più fortunati si guarisce. Così accadde che il bambino, si ritrovò ingabbiato nelle griglie dell’istruzione, messo a confronto con i successi dei propri simili, costretto a piegarsi a regole e diktat incomprensibili e praticamente misteriosi.  Lo sgomento interiore relegò la carta e i colori, sempre presenti, in uno spazio irraggiungibile. Furono anni che sembravano interminabili, una realtà pericolosa che minacciava di restare definitiva.    

La stasi improduttiva ebbe la fine che meritava nel momento in cui tornò prepotente l’istinto primario.   Il bambino da adulto si scrollò dalle spalle i pesi inutili, e in un momento gli fu chiaro che i colori erano in realtà pronti a detonare da anni, e che doveva anche lui lasciarsi esplodere.  Iniziò così a comunicare con le proprie tele e si dichiarò guarito dall’indottrinamento. La pittura diventò presto il proprio mezzo di trasporto verso il mondo, il primo strumento per celebrare la vita e i desideri, e questa fu la sua nuova realtà.  




   


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