Biografia

BIOGRAFIA

                                                                                                                                                                                                   

Infanzia e passione

Aniello Saravo nasce nel 1961 a Sant’Agata dei Goti, un caratteristico borgo sannita. L’amore e la passione per l’arte nascono con lui. Fin da bambino, spinto dalla voglia di colmare il bianco dei muri della sua stanza, li ricopre di disegni. Il bianco, infondendo in lui quella sensazione di libertà e di creatività, lo porta a prendere in mano la matita e dar modo alla mente di creare e disegnare in maniera decisa senza ripensamenti tutto quello che ha dentro. Nel 1976 partecipa al Concorso Nazionale di Pittura città di Sant’Agata dei Goti in gemellaggio col XXIV Premio Nazionale Marina di Ravenna conferito dalla Galleria d’Arte Il Capitello di Palermo guidato dal professore di disegno Sabatino Palma. Prosegue la sua formazione al liceo artistico di Benevento.

Saravo a Napoli

 In seguito si trasferisce a Napoli per proseguire gli studi all’Istituto professionale della porcellana di Capodimonte conseguendo la qualifica di modellista formatore e successivamente gli viene conferito il titolo di accademico in pittura all’accademia Nazionale “Le Muse” di Napoli nel 1981”

 Opere nei musei e chiese italiane

 Nel 1982 Saravo incontra il Vescovo Ilario Roatta che con ammirazione apprezza subito la sua arte e acquisisce una sua opera “il Duomo”. Per diversi anni il maestro si dedica anche agli studi sulla storia e alla ricostruzione grafica, medievale e rinascimentale, del paese natale e soprattutto per la fotografia che si trasforma in vero e proprio lavoro. Nel 2006 in occasione della Primavera D’arte nella bellissima chiesa di San Francesco a Sant’Agata dei Goti viene allestita la mostra Saticula nel tempo, ovvero un’ipotesi di ricostruzioni architettoniche multimediali del borgo e finalmente dopo anni di studio i risultati ottenuti dal maestro Saravo vengono resi pubblici. Saticula nel tempo è anche l’occasione in cui Aniello Saravo incontra lo storico locale Antonio Buonomo. Spinti dalla voglia di continuare gli studi e le ricerche sul borgo sannita nasce il desiderio di realizzare una copia fedele del Trittico “La Madonna della Grazia”, un’opera di Angiolillo Arcuccio risalente al secolo XV (esposta al museo Alfonsiano a Sant’Agata de’ Goti dal 2012 al 2015). È stata questa una delle opera più importanti realizzata dal maestro Saravo sull’arte sacra. Altre opere sono: il dipinto dello stemma di Sant’ Alfonso, la pala dell’Annunciazione, il ritratto di Sant’Alfonso e il Cristo nel mondo; acquisite dal monastero SS. Redentore di Sant’Agata de’Goti.

L’arte di Saravo

La pittura di Saravo si suddivide in “periodi”: l’arte sacra,”il periodo Africano”, “il periodo blu” ,quello sulla Pietrificazione di Pompei, l’Invisibile Moto dell’ Animo e il “periodo Rosso”.

Il periodo blu

Il periodo blu (2006 – 2015), un colore monocromatico e una costante per il maestro, che gli permette di realizzare opere di grande impatto visivo ed emotivo in cui gli stati d’animo ne fanno da padrone. I suoi dipinti sull’ Africa descrivono il destino di un popolo che vive in estrema povertà. Egli ha sempre avuto molto a cuore di comunicare nelle sue opere messaggi importanti come l’amore per il prossimo. Altro tema importante sono i suoi dipinti sulla pietrificazione di Pompei.

Da qui, la sua attività di artista ha sicuramente una ripresa senza eguali. Espone nelle principali città italiane ed estere conseguendo numerosi premi. Nel 2007 partecipa al concorso nazionale di pittura città di Sant’Agata de’ Goti conseguendo il premio “Medaglia del presidente del Senato della Repubblica Italiana” e nel 2009 in occasione del Sannio Film Festival il maestro conosce il grande regista e fotografo Vittorio Storaro. Da questo incontro nasce un’amicizia profonda che lo porta ad acquisire una sua opera pittorica “L’uomo in cammino” presentata da lui al Sannio Film Festival. Nel 2010 viene acquisita un opera “di Padre Pio” dalla basilica Santuario “B.M.V. Madre di Dio Incoronata” Foggia. Nel 2012 il maestro Saravo incontra Rosa Didonna, direttrice delle galleria d’arte Globalart, e anche in questo caso nasce un rapporto di amicizia e di stima che ha portato a varie collaborazioni nel settore artistico.

Premi

Nel 2012 il maestro partecipa all’International Exihibit of Art nel grand Hotel Vanvitelli a Caserta e durante il gran Galà di beneficenza dona un’opera. Nel 2013 Saravo è insignito nella Sala del Chiostro della Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma dal CIAC (Centro Internazionale Artisti Contemporanei) del “Premio Primavera” per la sezione arte. Si tratta di un importantissimo riconoscimento vinto grazie alla sua opera “La Pietrificazione di Pompei”. A qualche mese di distanza l’artista sannita riceve il “Premio Arte d’Autunno” riconoscimento ancora una volta assegnato dal CIAC e impreziosito dal premio della Cultura Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questa volta l’opera premiata è “Energia in Movimento”, opera dedicata alle eruzioni vulcaniche ed è un’allegoria del continuo divenire degli stati d’animo umani. I successi artistici continuano e il maestro riceve il I° premio “Arianna Ziccardi 2013”. La cerimonia di premiazione del concorso nazionale istituito dall’associazione M.I.A, di cui la giornalista Arianna Ziccardi era stata uno dei fondatori, si è tenuta presso il Teatro della Chiesa Santa Maria della Pazienza alla Cesarea Napoli. Ancora una volta l’opera premiata è “La Pietrificazione di Pompei”. Il 2013 si chiude con la partecipazione del maestro al Museo Nazionale di Parigi Champs Élysées, in una grandiosa mostra che reca l’egida dell’alto Patronato del Presidente della Repubblica Hollande e del ministro della cultura Filippetti. La capitale francese segna per il maestro sannita il suo debutto sulla scena internazionale. Il maestro Aniello Saravo vede le sue opere esposte non solo in terra francese, ma anche a Bratislava in occasione della mostra internazionale organizzata dalla galleria “Artem Gallery” di Luboslav Moza presso la Galleria della Radio Nazionale Slovacca, a Londra nella suggestiva Crypt Gallery, a Barcellona in occasione dell’Art Festival e ad Amburgo nelle incantevoli sale dell’Elbschloss Residenz. Un successo, quello del maestro Saravo, che gli permette di andare oltre i confini europei e lo vede protagonista, con le sue opere, a Dakar in occasione della DAK’ART, 11ème Biennale de l’Art Africain Contemporain e a Séoul nei locali della prestigiosa Assemblea Nazionale in Corea. In territorio nazionale il maestro Saravo prende parte alla X Biennale di Roma nelle sale del Bramante. e alle prestigiose mostre

Spoleto Arte

Saravo prende parte anche alle prestigiose mostre “Spoleto Arte” curate dal Professor Vittorio Sgarbi nello splendido scenario del Palazzo Seicentesco Leti Sansi.

Inoltre espone a Napoli, Castellamare di Stabia Vico Equense, Amalfi, Sant’Antimo, Benevento, Sant’Agata de’ Goti, Airola, Guardia Sanframondi, Moiano, Apice, Quadrelle, Caserta, Caiazzo, Maddaloni, Valle di Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere, Pisa, Lecce, Noicàttaro, Praia a Mare, Soriano nel Cimmino, Pompei, Sorrento, Monreale, Torino, Mondolfo, Marotta, Riccione, Venezia, Cesenatico, Roma, Termoli, Genova, Padova, Grottammare, Assisi e Spoleto.

 Un’artista, definito maestro della luce, che attraverso una tecnica sublime, surreali sfumature, dense tonalità cromatiche, intensi racconti pittorici di storie di vita e il fascino senza tempo delle sue tele è apprezzato in numerose occasioni come testimoniano i molteplici riconoscimenti alla carriera ricevuti nel 2014 tra cui il 1° Premio Concorso Globalart International art il Ritratto di Noicattaro; il premio Hellas 2014 di Villa Bianca a Salonicco, in Grecia; Trofeo Cavalieri di Malta O.S. J Malta; Trofeo “Il Tempio”, Museo Civico G. Sciortino di Monreale; Trofeo La Vela d’Oro per l’Arte per l’impronta creativa nel panorama artistico internazionale; Premio internazionale d’Arte “Perla dell’Adriatico” avvalorato dal premio di rappresentanza all’ambasciata della Repubblica slovacca in Italia. I successi ottenuti sono tanti sia a livello internazionale sia nazionale ed è in questo quadro che si può sicuramente inserire il Premio La Palma d’oro per l’Arte 2014 che il maestro Saravo riceve a Montecarlo nelle bellissime sale dell’Hotel de Paris. Il premio promosso dall’Artexpò Gallery viene assegnato all’artista Saravo dalla commissione giudicatrice “per l’impegno artistico e creativo promosso nel mondo dell’arte e della cultura contemporanea. L’opera premiata è “Deserto Rosso”, una tela in cui l’Africa emerge con estrema semplicità.

Saravo a Parigi

 

 Nel 2014 espone nuovamente le sue tele nella capitale francese in occasione della prestigiosa rassegna d’arte “Art Shopping Carrousel du Louvre” che costituisce una vetrina dello scenario artistico mondiale. Dopo Parigi è la volta di Stoccarda con il 6° Festival Internazionale dell’Arte ovvero una mostra premio all’Istituto Italiano di Cultura.

Saravo Ambasciatore

Saravo sulla scia del successo riceve il Premio Internazionale d’Arte Raffaello Sanzio presso il monumentale e antico Teatro G. Paisiello di Lecce, il Premio speciale omaggio a Nelson Mandela e il titolo di ambasciatore della cultura nel mondo in favore dei diritti umani per l’attività svolta nell’ambito del suo impegno intellettuale.

 Il 2015 si apre con un altro premio, ovvero il Premio Guglielmo II, un riconoscimento assegnato a illustri personalità della cultura e dello spettacolo impreziosito con una mostra presso la Civica Galleria d’Arte Moderna “Giuseppe Sciortino” di Monreale, seguito dal riconoscimento alla carriera “Amici della Casa di Bacco” nelle meravigliose sale del MuBAC di Guardia Sanframondi. Lo scenario internazionale lo vede partecipe di un’esposizione a Pechino, della Prima Biennale d’Arte di Barcellona, presso il prestigioso Museo d’Arte Moderna (MEAM) e il team di critici e di galleristi di ArtExpò Gallery lo premia con il trofeo 1˚Grand Prix de la Côte d’Azur a Cannes.

Saravo a Milano

Nel maggio del 2015 il maestro Saravo si trasferisce in Brera a Milano dove realizzerà una serie di opere sull’invisibile moto dell’anima, affrontando temi sociali: immigrazione, sociopolitico e i segni del tempo. Titoli delle opere: Esodo, Velocità, Moto, Diaspora, Essere e Mostrarsi, Scacco al Re, Anarchia, Emergere, I segni del Tempo, Parola Chiave, Spazio, L’unione, La madre, Energia Bianca e Riflessi.




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